I luoghi privilegiati per incontrare il passato (e non solo!)

 

 

 

 

 

 

Questo potrebbe essere il mio ultimo onomastico. Ho addosso una malinconia indicibile mentre cerco conforto tra le sale di questo museo ligure, in un giorno di pioggia stancante…

 

 

Confido le tristezze a san Giovanni Battista, ricordando che da piccola andavo con i miei genitori a messa in una cappella a lui dedicata. Che commozione…

 

 

Un’Annunciazione mi fa domandare perché la gioia della maternità non abbia bussato alla mia porta. Ma forse la risposta è nella malattia che mi sta portando via troppo presto.

 

 

Mi affianco ai pastori in adorazione, sognando un futuro che non c’è.

 

 

Una clessidra mi offre l’idea del poco tempo che mi resta, da non sprecare….

 

 

E poi mi riconosco totalmente nella Vergine addolorata e sento i miei dolori che si preparano ad avvinghiarmi.

 

 

Il mese di settembre mi saluta! È il mese del mio compleanno e forse il prossimo non lo incontrerò…

 

Vetro policromo del XV secolo

 

Le miniature mi ricordano una delle mie passioni: la paleografia!

Peccato non aver avuto più tempo da dedicarle…

 

Pacino di Bonaguida - Documentato dal 1303 al 1330 -Discesa dello Spirito Santo

 

Ma guarda chi si vede?

La Morte, che certamente sta aspettando di incontrarmi.

 

 

I santi Pietro e Paolo; mi concentro su san Pietro. Mio zio portava quel nome; è rimasto disperso in Russia. Forse lo incontrerò nella dimensione che mi aspetta.

 

 

Una nascita miracolosa! Quella di san Giovanni Battista! Quanto ho sognato partendo da questo episodio evangelico…

 

Maestro delle effigi domenicane – Attivo nel secondo quarto del XIV secolo – Nascita di san Giovanni Battista

 

Anche la nascita della Vergine non è da meno…

 

Scuola tedesca – Prima metà del XVI secolo – Natività della Vergine

 

Chiacchiero con una Testa di bambino dell’arte romana; mi ricorda il piccolo che ho avuto per troppo poco tempo.

 

 

Mi fermo a contemplare San Giovanni Evangelista, il discepolo che Gesù amava, nel quale in passato mi sono identificata.

 

Giovanni Bonsi (Firenze 1348 circa – 1376) – San Giovanni Evangelista

 

 

 

 

(17 gennaio 2024)

 

 

Per saperne di più:

http://museolia.museilaspezia.it/

 

 

        Osservando alcuni animali tra le opere d’arte del maniero catanese

 

 

 

 

Inizio il percorso con un’aquila che sembra salutare!

 

 

 

 

Dei delfini, prigionieri del marmo, forse sognano di nuotare nel mare vicino.

 

 

 

Ecco un giovane e il suo porcellino!

 

 

 

Un cavallo del III secolo a.C. porta in groppa il suo cavaliere.

 

 

 

Un cane lecca il viso al suo padroncino.

 

 

 

Un vasetto raffigura un cavallo impegnato nel trasporto di anfore.

 

 

 

Un bue attende di essere sacrificato.

 

 

 

Un gallo e un cinghiale si voltano le spalle.

 

 

 

Le tartarughe vanno a spasso…

 

 

 

Forse questi uccellini stanno cinguettando…

 

 

 

 

Un ariete rimasto da secoli senza testa…

 

 

 

Quel che resta di un cavallo del II secolo d.C.

 

 

 

Bronzetti carichi di secoli in forma di animali.

 

 

Un cavallo del VII secolo a.C. con il suo cavaliere.

 

 

 

 

Dei bronzetti raccontano di antichi animali…   

 

 

 

 Una civetta del VI secolo a. C.! Che incontro insolito!

 

 

 

 

Un bovino e un ariete italioti, vecchi di secoli, si fanno ammirare.

 

 

 

Un cane si accompagna alla malinconia.

 

Domenico Fetti – La Malinconia – 1618 circa

 

 

 

Un altro cane osserva il samaritano che soccorre il malcapitato.

 

 

Pietro Novelli – Il samaritano soccorre il ferito – XVII secolo (particolare)

 

 

 

Un giovane san Giovanni Battista accarezza il suo agnello.

 

 

Pietro Novelli – San Giovanni Battista – 1630 circa

 

 

 

Un cane presenzia alla morte di Catone.

 

 

Matthias Storner – Morte di Catone – 1640 circa (particolare)

 

 

Un altro assiste al martirio di sant’Agata.

 

 

 

Mariano Rossi – Martirio di Sant’Agata – 1786

 

 

Clementina abbraccia il suo cagnolino come se fosse un bimbo.

 

 

Giuseppe Gandolfo – Ritratto della nipote Clementina – 1835

 

 

Dei piccoli animali sono in posa con altre miniature…

 

 

 

Un cavallo passeggia col suo cavaliere in un bosco; mi fermo a contemplarlo…

 

 

Luigi Gioli – Bosco con cavaliere – XIX secolo (particolare)

 

         In uno dei palazzi dei Rolli di Via Garibaldi che si distingue per l'azzurro della facciata, simile a un tessuto prezioso ...

 

 

Un luogo antico per ricominciare a stare fuori casa, per uscire dall'online e incontrare, con l'emozione di un primo appuntamento, la vita offline.

 

E così, dopo le ore passate a osservare con voracità musei lontani a portata di click, sognando viaggi che probabilmente non farò mai, eccomi all'ingresso di Palazzo Nicolosio Lomellino.

 

 

 

 

Il primo incontro è col ninfeo per osservarne i dettagli.

 

 

 

Al primo piano, nella sala centrale, trovo qualcosa che mi coinvolge molto di più ...

 

 

Una mamma sta imboccando il suo bambino, lo fissa mentre il piccolo assapora il cibo dal cucchiaio e forse lo immagina già cresciuto, diventato un guerriero coraggioso. E' con loro un altro figlio, un po' più grande, che guarda la ciotola appoggiata sulle ginocchia della donna.

Questa è l'immagine che soprattutto  m'incanta  nell'affresco Allegoria della Fede Che giunge nel Nuovo Mondo di Bernardo Strozzi.

Starei ore a guardare questa donna indios dalla folta chioma che vive un magico momento di cura (e forse di gioco) con il suo cucciolo dai capelli arruffati.

Certo se mi concentrassi solo su questo dettaglio mi perderei le altre opere del pittore cappuccino che ornano questo luogo, ritrovate dopo lungo oblio anche grazie a documenti d'archivio (la mia anima da archivista ovviamente esulta!). Conviene quindi ammirare anche il resto!

E poi, il giardino mi aspetta!

 

 Ecco dei limoni che sembrano qui per rallegrare questa giornata!

 

 

 

Un saluto al putto del ninfeo ...

 

 

… e all'Ercole bambino con i serpenti!

 

 

 

Camminando sul risseu mi sembra di essere nel sagrato di una chiesa ...

 

 

 

 

Il ninfeo con Bacco è il protagonista di questo giardino!

 

 

 

Il mostro marino alla base mi sembra un personaggio da cartone animato!

 

 

In un dettaglio scopro le iniziali di Andrea Podestà, il sindaco di Genova che è stato proprietario del palazzo.

 

 

Una torre bianca mi sembra un faro nel posto sbagliato, ma in realtà sono io che sbaglio!

 

 

Un ' occhiata al verde e dimentico di essere in centro città!

 

 

Una galleria suggestiva, forse uscita da un sogno, mi porta via da questo luogo che avrei voluto scoprire prima!

 

 

 

 

Fotografie scattate il 2 giugno 2020

 

 

Per saperne di più:

 

 

http://www.rolliestradenuove.it/places/genova/rolli_unesco/14-lomellini-nicolosio-via-garibaldi-7/

 

https://www.palazzolomellino.org/

 

 

         Aria di storia e di mare a Villa Doria, nel ponente genovese

 

 

 

Inizio il mio personale percorso con gratitudine nei confronti di chi, donando il suo patrimonio da collezionista, ha dato vita a questo museo: l’ingegner Fabio Garelli.

 

 

 

Mi concentro sulla zona mediterranea della cartina dedicata a scali e colonie della Genova del passato; richiamo i ricordi di luoghi già visti e sogno di quelli ancora da conoscere.

 

 

 

In un particolare di un dipinto dedicato a Chio mi immagino di essere su una delle torri a osservare il panorama.

 

 

 

Una veduta di Algeri mi porta al cuore il testo di una canzone di tanti anni fa…

 

 

 

Una pianta di Costantinopoli mi fa pensare a quel viaggio a Istanbul che forse non farò mai…

 

 

 

Intanto mi scelgo una casa nell’isola di Tabarca…

 

 

 

 

...immaginando di ascoltare storie dagli abitanti dell’isola.

 

 

Ecco i modelli di imbarcazioni! Non mi deludono mai!

 

 

 

 

 

Bandiere ed accessori per rivivere il passato…

 

 

 

Una macchina da cucire risveglia ricordi personali.

 

 

 

Decido di fermarmi nell’ufficio dell’armatore per curiosare, ovviamente, tra i documenti….

 

 

 

 

 

Per saperne di più:

 

www.museidigenova.it/it/content/museo-navale-di-pegli

 

 

 

         Osservando alcuni animali tra le opere d’arte della galleria romana

 

 

 

 

 

         Un gallo, quello che ha cantato tre volte dopo il rinnegamento di Pietro, è alla base della Croce dipinta del Maestro del Bigallo. Quante volte quell’episodio del Vangelo mi ha fatto interrogare sulla mia fede…

 

 

 

 

 

         Gesù guarda un uccellino nell’opera Madonna con bambino di Michele Giambono. Che bello questo piccolo in braccio alla Mamma in un atteggiamento così infantile! E quale gioia avere un figlio giocoso in braccio, almeno così mi dicono….

 

 

 

 

         Immancabile il leone insieme a San Girolamo! Eccolo nell’opera San Girolamo penitente con Gesù Bambino e San Giovannino del Perugino. Veramente in questo dipinto mi interessano di più i due cuginetti; sembrano due bambini che si accordano per giocare insieme.

 

 

 

 

 

         Ne L’amante nascosto e il cane indiscreto di Jean-Frédéric Schall il titolo racconta molto su questo bell’esemplare canino.

 

 

 

 

         Un gregge in Annette a vent’anni di Jean-Honoré Fragonard mi ricorda un recente viaggio sulle montagne abruzzesi.

 

 

 

 

         Provo la stessa sensazione guardando un particolare de Il mattino di François Boucher.

 

 

 

 

         Il Ritratto di giovane con cane di Niccolò dell’Abate già nel titolo presenta l’animale col suo amico umano.

 

 

 

 

         Mi piace tantissimo un gatto sui libri che riceve una carezza nel Ritratto di gentiluomo di Girolamo da Carpi.

 

 

 

         Un cane bianco forse spaventa un bambino nel Ratto delle Sabine del Sodoma.

 

 

 

 

         San Girolamo con il suo leone presenzia al Matrimonio mistico di santa Caterina d’Alessandria di Lorenzo Lotto.

 

 

 

 

         Un cane bianconero è sulle scale ne La cacciata di Eliodoro dal Tempio di Francesco Solimena.

 

 

 

 

 

 

         Ho trovato il cane che preferisco in questa galleria: è quello nel dipinto Traiano condanna sant’Ignazio di Antiochia di Giovanni Domenico Piastrini.

 

 

 

         L’aquila sta vicino al suo San Giovanni Evangelista nell’opera di Carlo Maratti.

 

 

 

 

         Un cane elegante fa le feste al protagonista nel Ritratto di Henry Peirse dipinto da Pompeo Batoni.

 

 

 

 

         Cani e cavalli ne La Piazza del Mercato della Città Nuova di Dresda di Bernardo Bellotto.

 

 

 

         Solo cani nella Veduta di Venezia con piazza San Marco e le Procuratie del Canaletto, come nella Veduta di Venezia con la Piazzetta dello stesso autore.

 

 

 

 

 

 

         I cavalli si mostrano nel Capriccio con rovine romane di Francesco Guardi e regalano emozioni con sapore d’antico alla mia vacanza nella capitale!

 

 

 

 

 

         Ops! Stavo dimenticando le api!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per saperne di più:

 

 

www.barberinicorsini.org

 

 

 

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