Emozioni tra pannelli e didascalie

 

 

 

 

 

 

        Mostra polisensoriale con foto e video di Valentina Cresta, Simonetta Mazza e Luciano Rosselli

Dal 18 al 29 marzo 2024 al Centro Civico Buranello di Genova - Sampierdarena

 

 

 

Una donna mi volta le spalle, come il destino in questi tempi.

 

Luciano Rosselli, Buio e luce

 

 

 

 

Frugo in antichi cassetti, sperando – soprattutto - di trovare disegni infantili…

 

Luciano Rosselli, Sogni nel cassetto

 

 

 

Aspetto di entrare in una casa grandiosa, dove so di essere attesa.

 

Luciano Rosselli, La forma esteriore

 

 

 

Mi aggiro in una stanza che, non so perché, mi sembra familiare.

 

Luciano Rosselli, I profumi del passato

 

 

 

Provo a specchiarmi, riconoscendo a fatica i miei tratti sbiaditi.

 

Luciano Rosselli, Figure che dialogano

 

 

 

Ammiro un altare, ascoltando preghiere prigioniere del tempo.

 

Simonetta Mazza, Cattedrali nel deserto

 

 

 

Finalmente trovo qualcosa da leggere!

 

Valentina Cresta, Il salone dei libri

 

 

 

 

Percorro nervosamente un corridoio, non trovando via d’uscita.

 

Valentina Cresta, Vivaci prospettive

 

 

 

 

Aspetto che arrivi qualche consolazione, forse sognando una nuova vita.

 

Valentina Cresta, La navata sotto il cielo

 

 

 

 

Mi ritrovo in un luogo in cui sono già stata, prima che il mio mondo cambiasse.

 

Valentina Cresta, Luce in fondo al tunnel

 

 

 

 

Ecco dove vorrei fuggire, per non sapere più niente di me.

 

Valentina Cresta, Trompe l’oeil

 

 

 

 

Adesso mi fermo qui. Mi stravacco nella poltrona a bere, cercando di dimenticare le malinconie.

 

Simonetta Mazza, Come due gocce d’acqua

 

 

 

 

 

 

Per saperne di più:

https://www.mentelocale.it/genova/49175-urbex-la-seduzione-dell-abbandono-mostra-polisensoriale-con-foto-e-video-sui-luoghi-disabitati.htm

 

 

 

         Genova, Palazzo Ducale, dal 16 novembre 2023 al 1° aprile 2024

 

La terapia ha rubato la mia amata chioma.

Ora dei fittizi e amatissimi “capelli temporanei” occultano la triste calvizie.

Per una sorta di inspiegabile pudore aggiungo sempre un copricapo o qualche ornamento e non mi mostro mai con la sola parrucca chemioterapica.

Sperando di non essere irriverente, tra le sale della mostra genovese dedicata ad Artemisia Gentileschi mi concentro sulle capigliature dipinte, cercando ispirazione per valorizzare la mia.

 

 

 

 

Potrei, tanto per darmi importanze, procurarmi qualche ramo d’alloro e sentirmi un’artista!

 

Artemisia Gentileschi – Autoritratto in veste di pittura – 1630-1635

 

 

Potrei, come faccio spesso, coprirmi completamente il capo sembrando una suora.

 

Carlo Maratti – Ritratto di Giovanna Garzoni – 1665 circa

 

 

Potrei, in preda al romanticismo, mettermi dei fiori tra i capelli. Certamente attirerei l’attenzione!

 

Orazio Gentileschi – Santa Cecilia alla spinetta con un angelo – 1615-21 (particolare)

 

 

Potrei, nei momenti di maggiore inquietudine, indossare un turbante, come fanno molte donne in terapia.

Orazio Gentileschi – Ritratto di giovane donna come Sibilla – 1620 circa

 

 

Potrei, imitando la Madre celeste, appoggiare sulle chiome un tulle leggero, sognando di essere una mamma che allatta il suo piccolo.

Artemisia Gentileschi – Madonna con Bambino – 1616-1618

 

 

Potrei, esagerando un po’, ornarmi con fiori e gioielli. Ma forse è proprio troppo per me!

Bernardo Strozzi, il Cappuccino – Santa Cecilia con le teste di Valeriano e Tiburzio – 1618-1620 circa (particolare)

 

 

Potrei, nei momenti di sconforto, limitarmi a indossare qualcosa di semplice, sperando in tempi migliori.

Antiveduto Gramatica – Giuditta e la sua ancella con la testa di Oloferne – 1621 circa (particolare)

 

 

Potrei, con l’autostima a mille, mettermi una corona in testa. Ma non ci andrei in giro…

Artemisia Gentileschi – La morte di Cleopatra – 1620 circa (particolare)

 

 

 

Termino, abbandonandomi alla malinconia, osservando chi è famosa per i suoi lunghi capelli….

Luca Cambiaso – Maddalena – 1565 circa

 

 

 

 

 

Per saperne di più:

 

https://palazzoducale.genova.it/mostra/artemisia-gentileschi/

 

1223-2023. 800 anni della Regola di San Francesco d’Assisi – Museo dei Cappuccini di Genova - Da sabato 25 marzo a domenica 25 giugno 2023

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’ultima volta che sono stata in questo museo era il dicembre 2019 per vedere la mostra sui presepi. Il pensiero va a quell’occasione in cui Kattim, il mio bambino bielorusso, era con me prima che pandemia e guerra bloccassero le vacanze terapeutiche dei bambini di Chernobyl.

Con tanta nostalgia nel cuore inizio ad accogliere le emozioni in queste amate sale.

 

 

 

Ecco san Felice da Cantalice. E’ un santo a cui in altri tempi mi sono molto raccomandata; lo saluto come farei con un amico sbucato dal passato.

 

San Felice da Cantalice con il Bambino Gesù – Attribuito ad Anton Maria Maragliano (1664-1739)

 

 

 

La Regola di san Francesco direttamente dal Cinquecento; verrebbe voglia di accarezzare il libro per coglierne la memoria intrisa nelle pagine…

 

 

Regola di San Francesco - Regula sancti Francisci,Mediolani, apud Pacificum Pontium, 1587

 

 

La Bibbia quattrocentesca con il commento di San Gerolamo; una gioia per oggi è garantita!

 

 

Biblia Sacra col commento di San Girolamo – secolo XIII

 

 

 

A un crocifisso confido il dolore che mi si è annidato nel cuore negli ultimi anni.

 

 

 

Crocifisso – Anton Maria Maragliano (1664-1739)

 

 

 

Chiedo a fra Pacifico da Genova di raccontarmi della costruzione del convento di Voltaggio e di altri. Mi piacciono tanto le storie!

 

 

Fra Pacifico De Gregori da Genova, fabbricere cappuccino (1550-1637) – Ambito ligure (prima metà XVII secolo)

 

 

 

Mi raccomando alle preghiere di san Pasquale Bylon, fiduciosa della sua benevolenza.

 

 

 San Pasquale Baylon – Giovanni Lorenzo Bertolotto (1640-1721)

 

 

Osservo un saio con devozione e curiosità.

 

 

 

 

 

Lettere di san Leonardo da Porto Maurizio; la mia anima di paleografa vorrebbe fermarsi a trascriverle!

 

 

 

San Massimiliano Kolbe! Vorrei che Kattim fosse qui per raccontargli la toccante storia di questo santo. Racconterei anche qualcosa sul pittore, fra Luigi Dalle Molle (1921-2003), che ha iniziato il suo percorso di vita religiosa presso il convento di Susa a cui sono tanto legata.

 

San Massimiliano Kolbe  - Fra Luigi Dalle Molle (1971)

 

 

  

La Vita di San Francesco andrebbe letta ogni sera all’imbrunire….

 

 

 

 

Sorrido osservando la Terraglia francescana del XVIII secolo.

 

 

 

 

Dopo aver apprezzato ogni dettaglio di questa intensa mostra, le emozioni continuano seguendo immagini cinematografiche ispirate dal santo di Assisi.

 

 

 

 

 

 

 

 

Per saperne di più:

 

 

http://www.bccgenova.it/

 

 

https://www.beweb.chiesacattolica.it/enti/ente/2284/Convento+dei+Frati+Minori+Cappuccini+di+Voltaggio

 

Provincia Patavina di Sant’Antonio Frati Minori Conventuali, Ci hanno preceduto, Necrologio dei fratelli defunti 1907-2007

 

 

Genova - Palazzo della Meridiana dal 16 marzo al 16 luglio 2023

 

 

 

 

 

 

 

 

Oggi sarebbe stato il compleanno (pluricentenario!) del mio papà.

Immagino di portarlo – come regalo – a vedere una mostra, tanto per passare un po’ di tempo insieme (finalmente!).

 

 

 

 

Bernardo Strozzi – Annunciazione (1630 circa)

 

 

Osserviamo insieme un’Annunciazione

 

Ci colpisce il dettaglio della cesta dei panni sul pavimento. Papà sottolinea che non sono diventata una buona donna di casa. Ormai non ci sono più speranze…

 

 

 

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Sinibaldo Scorza – Madonna con Bambino e San Giovannino (1610 circa)

 

 

Guardando quest’opera papà mi ricorda i miei primi passi sul Monte Fasce mentre mi sorreggeva. Grazie per questo ricordo di infantile cammino montanaro.

 

 

 

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Domenico Piola – Nozze di Cana (1690 circa)

 

 

Un banchetto! Pensiamo a quello della mia Prima Comunione, al suo orgoglio di avermi come figlia…. prima di tante delusioni.

 

 

 

 

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Andrea Semino – Adorazione dei Magi (1580 circa)

 

 

I Re Magi… Ci viene in mente il presepe e quella capanna che mi aveva costruito con quella manualità che non ho ereditato.

 

 

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Antonio Travi – Paesaggio con contadini che raccolgono zucche (1640-1650 circa)

 

 

Ecco una casa che si potrebbe riparare per vivere lontano dalla città, fuggendo impegni e frastuono.

 

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Cornelis de Wael - Allegra Brigata (1645 circa)

 

 

Un momento di festa, mio papà mi racconta della sua giovinezza in un paese dell’entroterra genovese, di musica e balli in attesa del futuro.

 

 

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Cornelis de Wael – Veduta con rocca e marinai a riposo (1630-1640 circa)

 

 

Mio papà si riconosce in un personaggio che zappa; l’orto è sempre stata la sua passione. Passione mai tanto compresa da parte mia….

 

 

 

 

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Anton Maria Vassallo – Apollo pastore (1630-1640 circa)

 

 

Ecco la mungitura, attività che è stata parte della sua giovinezza; mi commuovo ascoltando dettagli di infelicità… ecco quella l’ho ereditata…

 

 

 

 

 

 

 

Per saperne di più:

 

https://www.palazzodellameridiana.it/mostra-straordinario-e-quotidiano-da-strozzi-a-magnasco/

 

10-12-19 febbraio 2023 a Pieve Alta (Genova)

 

 

 

Fantasie incontrando il passato e l’abbandono sulle alture di Pieve Ligure

 

Porte e finestre che raccontano di giorni tramontati e dimenticati…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Una casa che potrebbe rivivere, ricordando chi non c’è più.

 

 

 

Una chiave per aprire la porta di un luogo magico, dove scoprire tracce consolatorie di un passato sereno.

 

 

 

 

Due sedie e un asciugamano azzurro. Forse qualcuno si è appena allontanato. Sono certa che tornerà a breve.

 

 

 

 

 

 

Una stanza rosa. L’anima di una bambina potrebbe vivere ancora qui; i suoi giochi le tengono compagnia per l’eternità.

 

 

 

 

 

“Ascoltando” una fotografia sembra di percepire una musica rimasta prigioniera da lungo tempo.

 

 

 

Un luogo in cui fermarsi a pregare, dimenticando volti e suoni.

 

 

 

Mi lascia senza parole un orsacchiotto, che inevitabilmente me ne ricorda uno che di recente ha scritto una lettera.

 

 

 

 

 

Ora potrei scrivere un racconto da dedicare a un bimbo lontano…

 

 

 

 

 

 

 

 

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