Luoghi

 

Appunti distratti di viaggio

 

 

 

 

        Suggestioni genovesi

 

Anche le pietre e altri materiali sognano. Sognano un futuro per continuare il percorso iniziato nel passato, mantenendo l’anima intatta…

Me lo sussurra, quasi timorosa, una finestra che, pudica, si nasconde dietro alcuni rami spogli.

 

 

Villa Pallavicini Gordini – Genova Sampierdarena

 

 

Mi sposto di poco e una porta tenta di parlare, ma la commozione la blocca.

 

Villa Pallavicini Gordini – Genova Sampierdarena

 

 

Mi allontano; un po’ per discrezione, un po’ per ammirare la splendida detentrice di porta e finestra. Ascolto la villa che mi racconta di essere in quel luogo vicino al mare da quattro secoli e che, triste dell’abbandono in cui versa, aspira ad un futuro migliore. Mi confida che, visto che il suo passato per un po’ è stato legato al legno, vorrebbe ospitare chi impara a fare creazioni con quel materiale.

Saluto augurando buona fortuna.

 

Villa Pallavicini Gordini – Genova Sampierdarena

 

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E se ora volessi andare in un albergo? Ne scelgo uno di terzo-quarto ordine con ristorante annesso (almeno nel 1939).

 

 Albergo Piemontese – Genova Principe

 

 

 

 

Albergo Piemontese – Genova Principe

 

 

 

Mi concentro sull’insegna, in lacrime per la “t” e la “l” che hanno avuto un triste destino.

 

 

Albergo Piemontese – Genova Principe

 

 

 

Domando cosa sogna l’Albergo Piemontese. Mi risponde, prontamente, con una bella parlantina. Vorrebbe riprendere il ruolo per cui è nato, dice che essendo così vicino alla stazione Principe avrebbe clientela assicurata; soprattutto gli piacerebbe che si rianimasse la sua terrazza, vuota da troppi anni!

 

 

Albergo Piemontese – Genova Principe

 

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Ho voglia di qualche distrazione. Per esempio di un cinema…

 

Il Cinema Nazionale mi sembra perfetto, sito in una strada col suo stesso nome: via Nazionale (almeno una volta!).

 

 

 

 Cinema Nazionale – Genova Molassana

 

 

 

 

Prima di raccontarmi il suo sogno il cinema insiste perché mi concentri sui suoi dettagli…

 

Tre volti che scrutano la strada raccontano come abbiano visto cambiare le persone (e non solo) da quando, nel 1937, sono arrivate qui.

 

 

 

Cinema Nazionale – Genova Molassana

 

 

 

Alzo lo sguardo verso alcune finestre, devastate dal dolore di sentirsi inutili.

 

 

Cinema Nazionale – Genova Molassana

 

 

 

 

Altre ricordano con allegria tanti avvenimenti divertenti di cui sono state spettatrici.

 

 

Cinema Nazionale – Genova Molassana

 

E il sogno per il futuro?

 

Il Cinema Nazionale mi risponde di voler diventare un museo e che non vede l’ora! Oltretutto, ha sentito dire che qualcuno ha intenzione di aiutarlo a realizzare il progetto!

 

 

 

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Concludo questo percorso quasi ai confini della città.

Voglio dialogare con un luogo speciale. Provo ad immaginare il passato di questo seicentesco edificio sacro, a rivestirlo di colori, simboli e immagini, figli di antica devozione.

 

L’oratorio di San Rocco è silenzioso; si limita a dirmi di sognare a continuare la missione per cui è stato costruito.

 

 

 

 

Oratorio di San Rocco – Acquedotto Storico di Genova

 

 

 

 

Non faccio altre domande e osservo il cielo dal tetto crollato…

 

 

 

Oratorio di San Rocco – Acquedotto Storico di Genova

 

 

 

 

 

Fiori e frutta nelle decorazioni…

 

 

 

Oratorio di San Rocco – Acquedotto Storico di Genova

 

 

 

 

Elementi ornamentali che sembrano avere ancora vita….

 

 

Oratorio di San Rocco – Acquedotto Storico di Genova

 

 

 

Mi rivolgo devotamente a quel che resta del tabernacolo, sperando in tanti sogni realizzati.

 

Oratorio di San Rocco – Acquedotto Storico di Genova

 

 

 

Fonti:

 

 

 

https://fondoambiente.it/luoghi/villa-pallavicini-gardino?ldc

 

Annuario generale d'Italia e dell'Impero italiano

1939

 

http://www.amicidipontecarrega.it/2016/03/23/il-cinema-teatro-nazionale-di-molassana/

 

Guida genovese "Opera Pompei" amministrativa - industriale - commerciale della grande Genova e provincia -1933

 

Annuario genovese Fratelli Pagano - 1943

 

https://fondoambiente.it/luoghi/ex-cinema-nazionale?ldc

https://www.genova24.it/2020/11/nel-limbo-da-50-anni-lultima-speranza-per-lex-cinema-di-molassana-e-un-investimento-pubblico-246057/

 

 

https://fondoambiente.it/luoghi/oratorio-di-san-rocco

 

Dopo aver letto questo articolo la curiosità di osservare l’atto di battesimo di Nicolò Paganini mi riporta in questa chiesa dopo tanto tempo. Talvolta un archivio custodisce un nome che smette di essere uno tra i tanti per inseguire un grande destino.

 

Nella cappella di San Giuseppe naturalmente penso a mio papà, proprio oggi che è l’anniversario della sua morte, e a quanto avrebbe apprezzato il ruolo da protagonista del suo santo con Gesù bambino in braccio!

 

Ci sarebbe tanto da dire sul Trittico di Joos Van Cleve del 1515 “Adorazione dei Magi”; di questi tempi, in cui le avanzanti festività natalizie mi portano tanta tristezza, aspetto la ricorrenza del 6 gennaio come una liberazione.

 

Ultimamente le tracce del papa genovese Benedetto XV sono uno dei miei obiettivi, festeggio quando ne incontro una, come in questa chiesa!

 

Nella navata destra in una nicchia una Madonna del XVI secolo mi presenta il suo Bambino sorridente. Vorrei spiegare alla Madre Celeste che i bambini, da quando i miei sono volati in cielo anzitempo, mi regalano solo malinconia. Forse non capirebbe, come succede spesso.

 

 

Gioco ad individuare i 4 santi protagonisti con la Vergine in un affresco ornano l’arco di una colonna; non ci riesco. Sarà per la prossima volta!

 

Mi fermo a lungo presso l’altare della Madonna del Suffragio, in fondo siamo a novembre e ho sempre cercato di avere attenzione per le anime del purgatorio, a cui è dedicato questo titolo di Maria.

 

 

La caravella incisa su una colonna sembra un disegno del mio piccolo bielorusso, ora tristemente lontano. Ecco come anche un graffito medievale può inserirsi, indisturbato, nelle emozioni più profonde…

 

 

 

 

 

Per saperne di più:

 

https://www.fotovagabonde.it/chiesa-di-san-donato-genova/

 

 

Non sapevo di questo luogo, forse è meglio così la sorpresa può fare il suo gioco…

 

 

 

Un luogo sacro davanti al mare, per invocare la Madre Celeste nei momenti peggiori.

 

 

 

Un punto privilegiato per osservare il panorama con la gioia di averlo scoperto.

 

 

 

Qualche parola mi aiuta a conoscere “La Madonna della Punta”.

 

 

 

Immagino l’interno dietro le grate…

 

 

 

…mentre l’esterno mi conquista!

 

 

 

Osservo ancora la chiesa, affidandomi alla croce…

 

 

 

…arrendendomi al mare…

 

 

 

 

Fotografie scattate il 17 luglio 2021

 

 

 

 

 

 

 

 

Per saperne di più:

 

www.fotovagabonde.it/madonnina-della-punta/

 

 

 

Una traccia della “Società Cattolica di Assicurazione” e una de “La Lince – Vigilanza Notturna – Polizia Privata”: due targhe dal passato continuano a fare il loro lavoro!

 

 

 

 

Due ante rosse che potrebbero aprirsi da un momento all’altro, sorprendendo passanti distratti.

 

 

 

 

Quel che resta di un “W IL 25 APRILE” di chissà quale anno.

 

 

 

 

Dettagli minimi che potrebbero coinvolgere con inaspettati racconti.

 

 

 

 

Osservando qualcosa in più si scopre uno stile sbucato da un tempo lontano.

 

 

 

 

Cosa c’era qui?

 

 

 

 

 I ricordi di qualche manifesto…

 

 

 

 

 

La cornice di un quadro svanito.

 

 

 

 

 

…una casetta in legno continua a sfidare il tempo!

 

 

 

 

 

Fotografie scattate il 14 luglio 2021

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I jeans sono legati a Genova ed è per questo che provo a individuarne tra gli antichi ex voto del Santuario di Nostra Signora della Guardia a Ceranesi…

 

 

 

Marzo 1898, nella stanza di un bambino malato, per cui si invoca una grazia è presente un uomo (il papà del piccolo?) che attende il miracolo…

 

 

 

Giugno 1846, un carrettiere nativo di Cesino è vittima di un incidente stradale presso il confine svizzero; riesce a salvarsi insieme a uno dei suoi cinque cavalli.

 

 

 

1891, Tomaso Bruzzone in tre occasioni è stato miracolato dalla Madonna della Guardia!

 

 

 

 

 

Prima metà del XX secolo, un uomo vittima di un incidente presso un ponte sembra volgere lo sguardo al cielo implorando la grazia.

 

 

 

Seconda metà del XIX secolo, un contadino è presente in occasione di un incidente capitato ad un uomo presso un tino.

 

 

 

Ottobre 1940, in Australia Luigi Scarrone riesce a scampare alle fiamme grazie all’intervento della Vergine del Monte Figogna.

 

 

 

Agosto 1891, Gerolamo Caviglia, fornaio in via del Colle a Genova, riesce a salvarsi dall’aggressione di alcuni teppisti.

 

 

 

 

Seconda metà del XIX secolo, un uomo si affretta a soccorrere un malcapitato vittima di una brutta caduta.

 

 

Ho trovato solo alcuni personaggi in jeans…

 

Tornerò a cercarne altri!

 

 

 

Per saperne di più:

 

https://www.genovajeans.it/genova-e-il-jeans/

http://www.santuarioguardia.it/visita-santuario/ex-voto-e-sala-ceri/

http://www.italiavotiva.it/category/pubbl/italia/sett/lig/provge/guardia/

 “Dall’alto sulla vetta” PGR – per grazia ricevuta a cura di Maria Paola Alpa, Campomorone, 2011

 

 

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